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Gli ingredienti sì e no per le adolescenti, e anche Cristina Fogazzi si schiera contro la baby skincare

Postato da il 2 Ottobre 2024


Cristina
Fogazzi
,
per
tutti


L’Estetista
Cinica
,
non
le
manda
a
dire.
E
a
un
follower
che
le
riporta
il
fenomeno
delle

12-13enni

che
acquistano
prodotti
skincare
anti-age
come

il
contorno
occhi
,
risponde
denunciando
la
baby
skincare.

«Questo
trend
fa
bene
solo
a
chi
vende
e
male
alla
pelle»
,
commenta

Cristina
Fogazzi.
In
effetti

la
realtà
delle

Sephora
Tweens
,
ossia
delle

ragazzine
pre-adolescenti
e
adolescenti
che
prendono
d’assalto
gli
store
Sephora
per

acquistare
prodotti
skincare
di
ogni
tipo

(inclusi
quelli
con
etichetta
anti-age),
sta
destando
seria
preoccupazione
tra
dermatologi,
ma
anche
genitori
e
psicologi.
Al
di

del
fenomeno
di
costume,

ci
sono
attivi
cosmetici
che
non
ha
alcun
senso
applicare
su
una
pelle
del
viso
così
giovane
,
appena
uscita
dall’infanzia,
al
top
delle
riserve
di
collagene,
elastina
e
acido
ialuronico.
Ne
parliamo
con
l’esperto.

Gli
ingredienti skincare

e
no
per
le
adolescenti:
parla
il
medico

La

skincare
delle
adolescenti

non
va
lasciata
al
caso
e,
soprattutto,

non
deve
imitare
in
alcun
modo
quello
delle
donne
over
30
,
alle
prese
con
i
primissimi
segni
di
ageing
cutaneo.
Come
sottolinea
il

dottor

Angelo
Emanuele
Leone
,
medico
estetico
e
dermatologo
di


Studio
Medico
Adigrat

a
Milano,
«va
considerato
il
fatto
che

la
pelle
delle
adolescenti
è
soggetta
a
cambiamenti
ormonali
importanti
,
che
possono
influenzare
la
produzione
di
sebo
e
collegarsi
all’insorgenza
di

problematiche
quali
acne,
punti
neri,
ma
anche
sensibilità
.
La
scelta
dei
cosmetici
a
uso
quotidiano
deve
essere
fatta
con
estrema
cura.
Tra
gli
ingredienti
ai
quali
dare
la
precedenza
nella
skincare
formato
teenager
troviamo

l’acido
salicilico
.
Appartenente
alla
classe
dei
BHA
(beta-idrossiacidi),
è
in
grado
di
penetrare
nei
pori,

sciogliendo
il
sebo
in
eccesso

e
prevenendo
la
formazione
di
comedoni,
ossia
i
classici
punti
neri.
Vanta
inoltre
proprietà
esfolianti
e
antinfiammatorie.

Semaforo
verde
anche
per
la
niacinamide
,
eccellente
per
ridurre
rossori
e
per
migliorare
la
funzione
della
barriera
cutanea.
Tra
le
altre
cose
questo
attivo

modula
la
produzione
di
sebo

e
riduce
la
visibilità
dei
pori
dilatati.

Un
ingrediente
idratante
e
anti
secchezza
passepartout
è
l’acido
ialuronico
a
basso
peso
molecolare
,
ma
funziona
sempre
bene
anche

l’aloe
vera
,
attivo
vegetale
dissetante
e
lenitivo
della
pelle.

No,
invece,
all’uso
di
prodotti
skincare
contenenti
il
retinolo.

Questo
derivato
della
vitamina
A
è
considerato
uno
degli
ingredienti
più
efficaci
per
la
riduzione
delle
rughe
e
il
rinnovamento
cellulare,
ma

è
un
attivo
decisamente
troppo
forte
per
la
pelle
giovane.

Nelle
adolescenti,
la
pelle
è
già
in
un
naturale
ciclo
di
rigenerazione
e
non
necessita
di
stimoli
aggiuntivi
per
la
produzione
di
collagene.

Da
evitare
anche
i
cosmetici
a
base
di
peptidi.

Questi
stimolanti
della
produzione
di
collagene
sono
sprecati
nella
skincare
di
un’adolescente,
la
cui
pelle
non
necessità
di
alcuna
rigenerazione
strutturale.

Anche
le
ceramid
i,
consigliatissime
nella
skincare
delle
pelli
mature,

non
sono
adatte
alla
cute
adolescenziale
.
Anzi,
un
eccesso
di
ceramidi
rischia
di

appesantire
la
pelle
di
una
teenager
,
causando
ostruzione
dei
pori
e
favorendo
la
comparsa
di
imperfezioni».




L’articolo originale Gli ingredienti sì e no per le adolescenti, e anche Cristina Fogazzi si schiera contro la baby skincare lo potete trovare al seguente Link